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Alimentazione funzionale per dormire bene
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Mangiare per favorire il sonno? Adesso si può e lo si può fare a tutta salute (e pure con gusto)! È ciò che promette l’alimentazione “funzionale”, un percorso nutrizionale che pur mantenendo alta la soddisfazione del palato, non impone particolari restrizioni e può portare a un miglioramento significativo del livello di salute e di benessere generale. Come spiega Sara Farnetti, specialista in medicina interna e fisiopatologia del metabolismo, si tratta di una strategia alimentare che si basa sulle combinazioni tra alimenti, non va considerata come una dieta.  

Gli effetti del cibo sul corpo

Le sostanze contenute in quello che mangiamo e gli abbinamenti tra un alimento e l’altro, possono equilibrare, attivare o inibire il metabolismo. Per esempio, mangiando carciofi saltati in padella si attiva la funzione del fegato, il carciofo ha infatti un’azione epatotropa (cioè diretta al fegato) e come tale riesce a migliorare il flusso biliare. Ovviamente, a seconda del metodo di cottura, è possibile enfatizzare questo effetto o limitarlo. È importante tenere a mente che i pasti sono composti da tanti alimenti che agiscono in associazione e sinergia, non si tratta di focalizzarsi su un singolo alimento ma sul bouquet di principi nutritivi. Nella composizione del menu è allora possibile trovare un insieme di effetti che riescono a sollecitare organi e funzioni fisiologiche, compresi i ritmi sonno-veglia.  

Prendersi cura di sé grazie all’alimentazione

L’alimentazione funzionale si presenta come un nuovo modo di pensare al cibo. Per star bene e mantenersi in forma non è necessario rinunciare totalmente ad alcuni alimenti e – soprattutto - il pasto non viene più rappresentato dalle calorie che contiene, ma dalla sinergia dei nutrienti presenti nel piatto, a partire dalla fisiologia umana. L’obiettivo è trovare il giusto mix che farà lavorare bene i nostri organi (e farli funzionare correttamente) grazie anche al tipo di cottura.  

L’alimentazione funzionale: qualche consiglio

Le verdure cotte e “ripassate” in padella sono un ottimo condimento per una pasta “funzionale” perché stimolano i processi digestivi. È consigliabile evitare di mangiare insieme carboidrati e frutta, cibi diversi che contengono zuccheri diversi e che associati innalzano gli indici glicemici non aiutano a proteggere il pancreas. Pollice in alto per una porzione di frutta per colazione o per la merenda del pomeriggio al mattino. Tra i vari suggerimenti c’è quello di iniziare la giornata con una ricca colazione a basso contenuto di zuccheri. A pranzo proteine (tra cui pollo, tacchino, coniglio, pesce, uova ecc.) accompagnate da verdure. E la sera iniziare la cena con una bella porzione di verdura cruda per poi continuare con circa 80gr di pasta. Il trucco? Una cena a base di carboidrati favorisce il riposo e concilia il sonno, grazie alla capacità di abbassare la glicemia e soprattutto sostenendo la produzione di serotonina. Tutto questo, va detto, in presenza di particolari condizioni cliniche deve essere verificato con il medico ma niente paura, l’alimentazione funzionale deve sempre essere personalizzata, per cui per ogni situazione, beh… c’è sicuramente un menù adatto! Buon appetito e… buon riposo!


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