Anche gli arti, nel loro piccolo, si addormentano…
Parestesia, è questo il termine coniato dai medici per indicare quella sensazione di intorpidimento, formicolio, pizzicore, solletico, freddo o prurito che tutti quanti chiamiamo comunemente 'addormentamento'.
Cosa succede quando si addormenta un arto?
Quando una gamba, un braccio o una mano si addormentano, significa che c'è un problema di comunicazione fra il cervello e l'arto stesso. Stare a lungo in una posizione in cui l'arto è compresso, interrompe le funzioni dei nervi, che sono il sistema di comunicazione che mette in contatto organi e cervello. Questa momentanea interruzione, se associata alla mancanza di ossigeno, necessario ai nervi per veicolare informazioni, rende l'arto insensibile, ingovernabile e – appunto – addormentato. Non si tratta quindi, come molti credono, di un problema di circolazione sanguigna.Cosa succede quando un arto si risveglia?
Eliminando la compressione, l'arto tende a 'risvegliarsi' perché il cervello non smette mai di tentare la comunicazione con tutte le appendici periferiche. È la dinamica di riattivazione dei nervi che ci fa percepire il formicolìo, quella sorta di piacere così intenso che a volte è insopportabile. Il formicolìo è il sintomo inequivocabile che tutto sta tornando alla normalità.Parestesie: non solo quando si dorme
Tenere a lungo le gambe accavallate, stare seduti in posizioni 'improbabili', assumere per troppo tempo posture non armoniche, sono situazioni che possono alterare momentaneamente il funzionamento dei plessi (le fasce nervose che collegano muscoli e cervello) o della cauda equina (i nervi collegati alla parte bassa del corpo). Anche se è difficile che si arrivi al vero e proprio addormentamento, come invece capita di sperimentare al mattino dopo il sonno, queste cattive abitudini possono provocare fastidiosissimi intorpidimenti.Parestesie: quando preoccuparsi
Sono diverse le patologie che possono avere una o più parestesie come sintomo. Per questa ragione, in particolare quando la causa del fastidio non è individuabile, è bene confrontarsi con il proprio medico. Per evitare posizioni scomode e non ergonomiche durante il sonno, l'ideale è la qualità Magniflex, con reti, materassi e cuscini pensati ad hoc per rispettare la fisiologia del corpo.
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