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Bambini che respirano con la bocca durante il sonno: un campanello d’allarme?
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Respirare è una delle cose più naturali che possano esistere, eppure non sempre siamo in grado di gestirla correttamente. Stress, ansia, vestiti scomodi, medicinali, possono impedire la respirazione fisiologica.  

Caratteristiche della respirazione naturale

La respirazione naturale, o fisiologica, è innanzitutto involontaria, non importa cioè “forzare” in maniera intenzionale l’apparato muscolare per attivarla. Se non ci sono blocchi o tensioni, il respirare è un movimento che porta l’aria nell’addome, procede portandola nella zona toracica e delle spalle, per terminare con il rilascio, ossia l’espirazione.  

La funzione del naso nella respirazione naturale

La natura ha creato il naso come organo dedicato all’olfatto ma la funzione del naso è fondamentale anche per respirare: la respirazione secondo natura dovrebbe avvenire principalmente con il naso perché la respirazione nasale ricopre le funzioni di: • mantenere costante la temperatura dell’aria in arrivo ai polmoni (indipendentemente dalla temperatura esterna) • filtrare corpuscoli, germi e batteri • garantire l’umidità relativa del flusso d’aria. Insomma, quella del naso è la porta di ingresso dell’aria nel nostro organismo, mentre la bocca è l’entrata “di riserva”, da sfruttare solo in caso di necessità, per esempio quando si è raffreddati.  

Perché alcuni bambini respirano principalmente con la bocca?

Secondo l’Associazione Italiana per la Prevenzione della Respirazione Orale, respirare con la bocca è la conseguenza di una Sindrome da Disadattamento Psico Neuro Endocrino Immunitario. In pratica, quando la respirazione avviene principalmente dalla bocca, siamo di fronte a una reazione dell’organismo che si adatta a far fronte a uno stile di vita non naturale (eccesso di tensioni emotive, cibo non sano, mancanza di stimoli fisici naturali come Sole e vento, assenza di movimento libero, inquinamento…). Per adattarsi, apparato digerente e apparato respiratorio, modificano il proprio funzionamento naturale, attivando però modalità non “sane”.  

Le conseguenze della “respirazione orale”

Respirare prevalentemente con la bocca può avere conseguenze serie, sia sotto il profilo funzionale (sviluppo della mandibola, problemi dentari), sia per la qualità del sonno (apnee notturne), sia per il sistema immunitario (vulnerabilità alle infezioni stagionali), fino ad arrivare a particolari alterazioni della postura. I bambini dalla respirazione fortemente orale possono sviluppare una particolare morfologia del viso, che prende il nome di “Facies Adenoidea” e si caratterizza per un viso allungato, occhiaie, narici ristrette, visibilità delle gengive, spostamento “in avanti” della testa.  

Respirazione orale: il sonno è compromesso

Quando un bambino respira tutta la notte con la bocca, va incontro a una serie di problemi che minano la qualità del riposo: • sindrome da apnea ostruttiva del sonno • irritazione faringeo laringea permanente • infezioni aeree • broncospasmi • secchezza cronica del cavo orale. La scarsa qualità del sonno può portare ad avere difficoltà di concentrazione durante il giorno.  

Bambini che respirano con la bocca: l’importanza del medico

Se le conseguenze della respirazione orale possono essere serie e indurre preoccupazione, la buona notizia è che - specie se si tratta di bambini – a tutto c’è un rimedio. Uno specialista, dal pediatra all’odontoiatra, è in grado di valutare con esattezza l’esistenza di problemi, intervenendo con dispositivi medici, terapie o suggerendo l’adozione di buone prassi.


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