Così come un pesce, quando si agita in una rete peggiora la propria situazione, tutti noi, quando non riusciamo a rilassarci, alimentiamo lo stress. Un circolo vizioso che rischia di minare sia il sonno, sia la qualità della vita. Se la mente viaggia da sola e non è più possibile controllarla, è necessario fare ricorso al corpo per trovare un po' di pace. Ecco che il contatto fisico può diventare il mezzo per disinnescare la spirale di agitazione, un ritorno all’essenziale che si contrappone, nella sua semplicità, al caos della vita moderna. Il massaggio, come forma di contatto fisico che serve a calmare, ha origini lontane. Ogni donna incinta si accarezza spontaneamente il pancione se sente il bambino agitarsi in grembo. Il massaggio è inscritto nella storia di ogni persona. Anche gli animali, che non hanno mani, per calmare i propri cuccioli fanno il gesto più simile a una carezza che possano immaginare: leccare i piccoli. Massaggiare è prendersi cura è la reazione spontanea che si induce è quella dell'abbandono. La reazione tipica di chi riceve una carezza è quella di chiudere gli occhi e sospirare, sono i segnali che la mente si rilassa ('stacca' almeno per un breve tempo) e che il corpo cambia ritmo, rallentando. C'è un fenomeno fisiologico alla base di tutto questo: un tocco induce la vascolarizzazione e spinge il cervello a rimappare la zona dolente, attenuando le sensazione di dolore. Ogni volta che si prova dolore, il cervello ne riceve lo stimolo e rimane in stato di allarme, un tocco permette di passare dall'allarme alla verifica dei fatti. Il team di lavoro del professor Patrick Haggard spiega questo meccanismo invitando a fare una prova: mettere il dito medio in un bicchiere d'acqua fredda e indice e anulare in acqua calda. In poco tempo questa strana situazione genera un corto circuito cerebrale-percettivo in grado di indurre una sensazione di calore insopportabile al dito medio (il cervello è in allarme); con un semplice tocco sul dito, la sensazione svanisce e il dolore si calma nel 64% dei casi (il tocco fornisce nuove informazioni al cervello, il quale realizza che il dito non è in pericolo, facendo cessare l'allarme). Altri studi dimostrano come le carezze di persone a cui si vuole bene, siano in grado di lenire il dolore e predisporre alla calma.