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Parlare un’altra lingua nel sonno
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Il cosiddetto 'sonniloquio' è un fenomeno che riguarda moltissime persone (secondo alcune statistiche hanno parlato nel sonno almeno una volta da 5 a 8 persone su 10) e che non deve destare alcuna preoccupazione. Quando si sogna, i muscoli vengono 'disattivati' per fare in modo che sognare un tuffo non corrisponda al buttarsi di testa dal materasso. Anche le corde vocali vengono disconnesse ma può capitare che in particolari condizioni di stress o per motivi quali assunzione di droghe o febbre alta, l’'apparato vocale non sia del tutto 'staccato'. Accade così che nel 'sonno paradosso', quando i sogni sono iper-realistici, si possa parlare. Se il fenomeno in sé, come detto, non è pericoloso, a destare inquietudine è il fatto che qualcuno parla una lingua straniera, una lingua che in stato di veglia non conosce, o addirittura che talvolta si registrano veri e propri discorsi in idiomi che paiono extraterrestri! Questa forma di 'xenoglossia' è ampiamente dibattuta in rete e navigando qua e là si trovano persone che avrebbero (in questi casi il condizionale è d'obbligo) parlato accadico, assiro, babilonese, svedese, inglese, spagnolo ecc. La scienza ha provato a indagare su alcuni di questi fenomeni, tradizionalmente ammantati di mistero e misticismo trovando risposte interessanti ma forse non esaustive. Ecco quindi che su forum specializzati si tirano in ballo l'inconscio collettivo, la MAA (Memoria Aliena Attiva), lo stato medianico, le reminiscenze di vite passate, la trasmissione delle informazioni attraverso atomi ed elettroni, la possessione demoniaca. Per il Comitato Italiano di Controllo della Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP), si tratta – come da copione - di fenomeni tutt'altro che inspiegabili, gli psichiatri dal canto loro hanno codificato la 'sindrome dell'accento straniero' ma almeno una percentuale di mistero rimane.   A voi è mai capitato?


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